argomento: Giurisprudenza - Corte di Merito
Il datore di lavoro non ha il diritto di addebitare al lavoratore i costi del pagamento al terzo della quota di retribuzione oggetto di cessione.
» visualizza: il documento (Trib. Milano 13 gennaio 2020)Articoli Correlati: retribuzione - concessione del credito
La sentenza dà atto dell’esistenza di precedenti difformi e li disattende, ma a torto. Non si capisce perché la pronuncia in esame paragoni il pagamento a un terzo ad atti inerenti all’esercizio di diritti del lavoratore nei confronti del datore di lavoro, come la cosiddetta “fruizione dei benefici della legge n. 104 del 1992”. Se il prestatore di opere esercita un diritto nei confronti dell’impresa, non si pone neppure il problema dei costi, poiché gli atti del datore di lavoro rientrano nella doverosa attività di amministrazione del rapporto. Ciò non ha nulla a che vedere con la cessione del credito a favore di un terzo. Se il dipendente è libero di cedere parte del suo credito, non vi è ragione alcuna per cui l’impresa debba sostenere i costi. L’autonomia contrattuale del lavoratore non comporta alcun diritto nei confronti del datore di lavoro, estraneo alla cessione.