argomento: Giurisprudenza - Corte di Merito
In tema di lavoro pubblico, il fatto che una associazione sindacale non abbia stipulato il contratto collettivo nazionale è circostanza che lo stesso contratto può valutare, con clausola valida, ai fini di escludere la stessa associazione dalla partecipazione alle trattative in sede decentrata.
» visualizza: il documento (Trib. Modena 12 novembre 2018, decr.)Articoli Correlati: contrattazione decentrata - esclusione da contrattazione decentrata - lavoro pubblico - contrattazione collettiva
La sentenza sottolinea il carattere vincolante delle clausole dei contratti collettivi nazionali rispetto al negoziato in sede decentrata. Del resto, “in tema di classificazione e di progressione del personale nel pubblico impiego privatizzato, la contrattazione collettiva integrativa deve rispettare i limiti fissati dal contratto nazionale, stante il principio di prevalenza fissato dall'art. 40 del decreto legislativo n. 165 del 2001” (v. Cass. 9 gennaio 2017, n. 213). Il decreto merita attenzione soprattutto perché non ha considerato non infondata in modo manifesto la questione di legittimità costituzionale degli artt. 40 e 43 del decreto legislativo n. 165 del 2001, nella parte in cui non impongono la partecipazione alla contrattazione decentrata di tutte le organizzazioni sindacali rappresentative.