argomento: Giurisprudenza - Corte di Giustizia
Gli articoli 3, 5 e 6 della direttiva 2003 / 88 / Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 4 novembre 2003, concernente taluni aspetti della disciplina dell’orario di lavoro, letti alla luce dell’art. 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, devono essere interpretati nel senso per cui ostano a una normativa nazionale in forza della quale i datori di lavoro domestico sono esentati dall’applicazione di un sistema che consenta di misurare la durata della prestazione dei loro dipendenti, privando loro della possibilità di determinare in modo affidabile l’entità della loro attività.
» visualizza: il documento (Corte di giustizia, sezione settima, 19 dicembre 2024, C. – n. 531 del 2023, Signora Hj c. Signori Us e Mu. )Articoli Correlati: lavoro domestico - orario di lavoro - durata della prestazione
Con una motivazione del tutto generica e una impostazione paradossale, la sentenza non spiega che cosa dovrebbero fare i datori di lavoro domestico.