argomento: Giurisprudenza - Giurisprudenza Amministrativa
Il dipendente pubblico che svolga attività illecite nell’esercizio delle sue funzioni deve restituire le retribuzioni percepite in tale periodo, poiché i suoi comportamenti fanno venire meno il rapporto sinallagmatico con l’ente pubblico.
» visualizza: il documento (Corte dei Conti, sezione giurisdizionale per la Toscana, 26 aprile 2023, n. 128 del 2023. )Articoli Correlati: comportamenti illeciti - dipendente pubblico - retribuzioni percepite
Il principio è interessante; si legge in motivazione: “quando il dipendente agisca non a favore ma in pregiudizio dell’ente pubblico, si verifica una alterazione del nesso sinallagmatico tra le prestazioni lavorative e la retribuzione, che diventa in tutto o in parte priva di causa”.