argomento: Giurisprudenza - Corte di Giustizia
L’art. 3, paragrafo 1, lett. a) e c), della direttiva 2000 / 78 / Ce del Consiglio del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro deve essere interpretato nel senso per cui osta a una normativa nazionale la quale, in virtù della libera scelta della controparte contrattuale, abbia l’effetto di escludere dalla tutela contro le discriminazioni il rifiuto, fondato sull’orientamento sessuale, di concludere o rinnovare un contratto di lavoro autonomo.
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La sentenza è motivata male e il principio di diritto è confuso, nel testo originale; si può convenire sul fatto che la tutela antidiscriminatoria si obblighi al lavoro autonomo. Però, questo implica il diritto del soggetto tutelato a stipulare un contratto?