argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
In tema di licenziamento per giusta causa, quando siano contestati al dipendente diversi episodi rilevanti sul piano disciplinare, non occorre che l’esistenza della ‘causa’ idonea a non consentire la prosecuzione del rapporto sia ravvisabile in via esclusiva nel complesso dei fatti ascritti, poiché, nell’ambito degli addebiti posti a fondamento del licenziamento dal datore di lavoro, il Giudice può individuare anche solo in alcuni o in uno di essi il comportamento che giustifica la sanzione espulsiva (il dipendente era stato accusato di avere fatto percepire a un soggetto somme non dovute, mentre tale ultimo aspetto non si era dimostrato vero, anche se era risultato un intervento in violazione dei doveri di ufficio per anticipare il pagamento di somme in effetti da versare).
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Il principio è consolidato; v. Cass. 13 giugno 2018, n. 15524; Cass. 28 luglio 2017, n. 18836; Cass. 25 maggio 2017, n. 13199, pubblicate su questo Sito. Si rinvia ai relativi commenti.