argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
Il tardivo pagamento delle retribuzioni non è giusta causa di dimissioni quando il lavoratore svolga la sua attività per parte del periodo di preavviso.
» visualizza: il documento (Cass. 20 marzo 2019, n. 7711, ord.)Articoli Correlati: dimissioni - giusta causa
Si consideri che “la configurabilità delle dimissioni per giusta causa, pure potendo sussistere anche quando il recesso non segua subito i fatti che lo giustificano e la giusta causa sia addotta solo dopo il recesso, è tuttavia da escludere nel caso in cui, manifestando la volontà di dimettersi, il lavoratore abbia dichiarato al datore di lavoro di essere pronto a continuare l'attività per tutto o per parte del periodo di preavviso, atteso che, in tale ipotesi, è lo stesso lavoratore a escludere, con il suo comportamento, la ravvisabilità di circostanze tali da impedire la prosecuzione anche soltanto temporanea del rapporto” (v. Cass. 21 novembre 2011, n. 24477). Il principio di diritto è inevitabile.