argomento: Giurisprudenza - Corte di Merito
Il lavoratore aveva avuto un contatto con persona malata, il fratello, in un Paese cosiddetto a rischio per l’epidemia da virus Covid – 19, ma senza che fosse accertata la cosiddetta positività del fratello. L’impresa lo ha posto in ferie per diciassette giorni, ma solo dopo tale periodo gli ha chiesto di sottoporsi ad analisi, con risultato giunto sette giorni dopo. I primi diciassette giorni non possono essere considerati di ferie, i secondo sette lo sono.
» visualizza: il documento (Trib. Milano 4 novembre 2021. )Articoli Correlati: positività - ferie - datore di lavoro
La decisione è corretta; visto il rischio di positività, il datore di lavoro avrebbe dovuto subito chiedere che il lavoratore si sottoponesse ad analisi, non dopo diciassette giorni. Il periodo compreso fra la richiesta e l’esibizione del risultato può essere imputato a ferie, non quello precedente.