argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
Dichiarazioni pesanti e con espressioni volgari rese su Facebook possono costituire giusta causa di licenziamento, se la pubblicazioni sul citato sito rende conoscibili le affermazioni.
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Nello stesso senso, v. Cass. 27 aprile 2018, n. 10280, pubblicata su questo Sito. Si rinvia al relativo commento. Sullo stesso tema, si rinvia ad App. Palermo 6 novembre 2017 e a Trib. Palermo 21 luglio 2017, pubblicate su questo Sito. Si rinvia ai due, relativi commenti. In questo caso, il principio di diritto è analogo e inevitabile, con la conferma della rilevanza delle dichiarazioni ai fini dell’identificazione di un inadempimento contrattuale. Diversa è stata la valutazione della gravità delle condotte e, come è ovvio, ciò dipende dalla sensibilità del giudice e dalla natura delle frasi.