argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
La mancata motivazione dell’atto di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti esterni all’amministrazione non ne comporta la nullità, nonostante sussista l’obbligo di motivazione. Questa è dovuta in applicazione dei principi generali di buona fede e di correttezza, ma la loro violazione determina solo la responsabilità di chi abbia adottato la determinazione. Infatti, ai sensi dell’art. 19 del decreto legislativo n. 165 del 2001, come modificato dall’art. 40, primo comma, lett. e), del decreto legislativo n. 150 del 2009, l’obbligo di motivazione è stato introdotto in via espressa solo a partire dal 2009.
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Il principio di diritto è interessante e motivato con scrupolo. La questione è discutibile, proprio nel senso letterale dell’espressione.