argomento: Giurisprudenza - Giurisprudenza Amministrativa
E’ rilevante e non è infondata in modo manifesto la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1, comma diciottesimo ter, del decreto – legge n. 126 del 2019, convertito con modificazioni dalla legge n. 159 del 2019, perché, regolando un concorso riservato per l’accesso all’insegnamento, condizionando la successiva emanazione del bando, adotta soluzioni irrazionali, facendo riferimento al fatto che il corso abilitante propedeutico alla partecipazione si sia concluso prima di una data fissa, senza la considerazione di tutte le ragioni dei possibili candidati.
» visualizza: il documento (Cons. Stato, sezione sesta, 9 febbraio 2021, n. 604, ord.. )Articoli Correlati: legge provvedimento - concorso pubblico - insegnamento
A prescindere dal caso specifico, l’ordinanza merita attenta considerazione per la valutazione complessiva dei presupposti di legittimità di una legge provvedimento, tanto che, si dice: “occorre (…) non già estendere benefici in modo arbitrario a favore di chi non ne ha titolo e in violazione del principio meritocratico, bensì riportare a ragionevolezza la disuguaglianza provocata dalla data fissa, giacché, trattandosi di amissione a un concorso a pubblici impieghi, il bando e la norma presupposta (…) si pongono (…) in violazione dell’art. 3 cost.”.