argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
Il pilota sospeso con ricorso al trattamento di integrazione salariale deve certificare con suo atto autografo destinato all’Inps e al datore di lavoro lo svolgimento di attività a favore di altri soggetti in pendenza della sospensione del rapporto, affinché si possa stabilire se l’attività stessa sia funzionale alla conservazione delle licenze e delle abilitazioni al volo o comporti l’esecuzione di prestazioni remunerate, ostative alla contemporanea corresponsione del trattamento di integrazione salariale.
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Motivata con grande scrupolo, la decisione non giunge a conclusioni ultime, in particolare sulla legittimità del licenziamento intimato per l’imperfetto adempimento dell’obbligo di autocertificazione, poiché sottolinea come sia mancato il necessario approfondimento sulla natura e sull’entità dell’attività di fatto svolta dal pilota e sulla sua funzionalità alla remunerazione o alla semplice conservazione delle licenze e delle abilitazioni al volo.