argomento: Giurisprudenza - Corte di Merito
E’ discriminatorio il sistema di prenotazione di consegne a domicilio che consideri quale elemento negativo per la selezione del lavoratore la mancata disponibilità in periodi precedenti, equiparando lo sciopero ad assenze devolute alla libera scelta del lavoratore. Lo stesso vale per altre assenze giustificate, per esempio per disabilità, per malattia o per la cura di figli minori.
» visualizza: il documento (Trib. Bologna 31 dicembre 2020, ord.. )Articoli Correlati: piattaforme on-line - diritto allo sciopero - assenza del lavoratore - discriminazione
Una valutazione critica presuppone l’esatta comprensione del fenomeno tecnico, di difficili comprensione. Peraltro, non si vede come si possa paragonare lo sciopero (indetto da una organizzazione, così che la sua esistenza è certa) alla cura dei figli minori, su cui si dovrebbe fare riferimento all’incontrollabile dichiarazione dei lavoratori. Né si può risolvere il problema della malattia se non chiarendo la qualificazione del rapporto, su cui l’ordinanza non è chiara. Né si comprende come un disabile si possa dedicare alle consegne a domicilio e, in questo contesto, quali assenze possano essere dovute alla disabilità. Per quanto attiene allo sciopero, il problema è chiaro sul piano empirico; poiché esso è un diritto, può essere il presupposto di un trattamento deteriore, ulteriore rispetto alla mancata corresponsione del compenso e, cioè, la penalizzazione nell’attribuzione di incarichi?