argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
Qualora il medico alleghi di avere contratto una infezione nell’ambito della sua attività lavorativa, è onere del datore di lavoro dimostrare di avere adottato tutte le misure idonee a impedire il contagio.
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Dalla complessa motivazione, non risulta che il lavoratore abbia identificato la pretesa violazione di regole cautelari. Quindi, la domanda sarebbe stata da rigettare, perché (v. Cass. 15 giugno 2020, n. 11546, pubblicata su questo Sito), “ai sensi dell’art. 2087 cod. civ., non si può desumere in via automatica dal semplice verificarsi del danno l’inadeguatezza delle misure di protezione adottate, ma la lesione del bene tutelato deve derivare sul piano causale dalla violazione di obblighi di comportamento imposti dalla legge o suggeriti dalle conoscenze sperimentali o tecniche” (v. anche Cass. 23 maggio 2019, n. 14066, pubblicata su questo Sito; si rinvia al relativo commento).