argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
Qualora, in tema di retribuzione, a seguito di una sentenza del giudice di primo grado favorevole al lavoratore e in pendenza del giudizio di appello, promosso dal datore di lavoro, questo ultimo sia dichiarato insolvente, con ammissione alla procedura di amministrazione straordinaria, il lavoratore ha l’onere di chiedere l’ammissione allo stato passivo e, in caso di rigetto dell’istanza, la procedura deve proseguire l’impugnazione. In caso di omessa istanza di ammissione allo stato passivo, il giudizio è improcedibile.
» visualizza: il documento (Cass. 14 luglio 2020, n. 14975)Articoli Correlati: procedure concorsuali - retribuzione - stato passivo
Seppure basata sui principi noti, la sentenza merita attenzione, poiché considera il caso particolare della dichiarazione di insolvenza intervenuta durante il giudizio di appello promosso dal datore di lavoro. Sulla Rivista, nel quarto fascicolo del 2018, il dodicesimo in assoluto, v. Marco Rendina, Crediti di lavoro e fallimento: note sui modi della cognizione delle cause pregiudiziali nell’accertamento del passivo.