Ricostruita la figura del giudice onorario, previsto dall'art. 106, comma 2, Cost., quale giudice necessariamente non professionale, dedicato alla giustizia c.d. minore, lo scritto evidenzia come la legislazione comune si sia per più aspetti allontanata dal quadro costituzionale. La spinta, che viene soprattutto dall'ordinamento europeo, alla equiparazione dei magistrati onorari (almeno in ...
di Andrea Ambrosi, Ricercatore di Diritto costituzionale, Università degli Studi di Padova
Gli Autori esaminano le problematiche processuali del contenzioso promosso dai giudici onorari – sull'onda della nozione euro-unitaria di lavoratore inaugurata nella sentenza UX e recepita poi nella sentenza PG della Corte di Giustizia UE – e rivolto al fine di ottenere maggiori tutele, assimilabili a quelle spettanti ai magistrati ordinari e comunque incentrate sul riconoscimento di ...
di Marco De Cristofaro, Professore ordinario di Diritto processuale civile, Università degli Studi di Padova – Monica Pilloni, Professoressa associata di Diritto processuale civile, Università degli Studi di Padova
Nel saggio ci si interroga circa le conseguenze dell'evoluzione della nozione euro-unitaria di “lavoratore” sul contenzioso relativo alla magistratura onoraria, sia con riferimento alla nozione di lavoratore di cui alla direttiva 2003/88/CE, sia in ordine alla qualificazione del rapporto dei giudici onorari quale rapporto di lavoro a termine, o a part-time, ai sensi delle direttive ...
di Barbara de Mozzi, Professoressa associata in Diritto del lavoro, Università degli Studi di Padova
Attorno alla qualificazione e condizione lavorativa dei magistrati onorari si è da tempo innescato un aspro contenzioso multilivello. Dal riconoscimento ai magistrati onorari dello status di lavoratori nella prospettiva europea, discendono numerose questioni, non adeguatamente risolte nei più recenti interventi legislativi.
di Anna Zilli, Professoressa associata in Diritto del lavoro, Università degli Studi di Udine
Il saggio analizza l'evoluzione della tutela previdenziale dei magistrati onorari, verificando l'ipotesi che il carattere onorario della funzione non escluda la natura lavorativa dell’attività.
di Guido Canavesi, Professore ordinario di Diritto del lavoro, Università degli Studi di Macerata
Il saggio si sofferma sulla complessa vicenda della magistratura onoraria italiana, sulla quale è intervenuta, sia prima che dopo la riforma organica del 2017, la giurisprudenza nazionale e della Corte di giustizia UE. Nel quadro della crisi della giustizia, di cui la vicenda della magistratura onoraria è una delle manifestazioni, il saggio mette in luce la correlazione tra il ...
di Giulio Centamore, Ricercatore in Diritto del lavoro, Università degli Studi di Bologna
Nell'elaborato ci si propone di analizzare le criticità dell'attuale sistema di regolamentazione della magistratura onoraria, che oggi risulta caratterizzato dall'attribuzione di un incarico a titolo, appunto, onorario, sebbene il rapporto, per le modalità di svolgimento, risulti poi assimilabile in larga parte a quello dei lavoratori dipendenti. Ci si soffermerà, quindi, ...
di Maria Laura Picunio, Ricercatrice a tempo determinato in Diritto del lavoro, Università degli Studi di Milano
Nel saggio è esaminato l'operare del principio di precauzione quale criterio di bilanciamento di diritti, libertà e interessi in relazione ad eventuali preclusioni o limitazioni dello svolgimento delle attività lavorative disposte al fine della tutela del diritto alla salute e dell’ambiente e della sicurezza del lavoro a fronte del rischio di possibili danni non ancora ...
di Emilio Balletti, Professore ordinario di Diritto del lavoro, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
Nel saggio si prospetta una rilettura delle categorie contenute nel codice civile alla luce del principio di sostenibilità ambientale nonché delle prospettive di tutela dell'ambiente ad opera della contrattazione collettiva. Nell'ultima parte ci si sofferma anche sul possibile ruolo da assegnare alle certificazioni ISO per la qualità ambientale.
di Antonio Di Stasi, Professore ordinario di Diritto del lavoro, Università Politecnica delle Marche
Sebbene in apparenza secondari rispetto ad altri aspetti, i profili lavoristici che scaturirono dall'applicazione della legislazione antisemita fascista ebbero conseguenze rilevanti per migliaia di ebrei italiani. Il saggio ha quale scopo quello di tratteggiare i principali istituti, spesso negletti, derivanti dalla legislazione razzista del 1938. Al contempo appare necessario evidenziare come le ...
di Mirko Altimari, Ricercatore di Diritto del lavoro, Università Cattolica di Milano
Il saggio si pone il principale obiettivo di indagare il “lavoro agile” quale nuova modalità di svolgimento della prestazione lavorativa caratterizzata dalla presenza di un diverso contesto ambientale e organizzativo rispetto a quello contraddistinto dalla presenza fisica in azienda del lavoratore. Nell'ottica di fornire nuovi spunti di riflessione e una nuova lettura del ...
di Daniele Chapellu, Docente di Diritto del lavoro e della previdenza sociale, Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Il contributo si propone di analizzare la figura dell'operaio agricolo assunto a tempo determinato, in quanto caratterizzata da una disciplina, di fonte legale e collettiva, che combina la tipologia di lavoro flessibile con condizioni relative ai tempi di lavoro. Ne deriva una fattispecie complessa, che genera problemi di coordinamento con la complessiva regolamentazione europea ed anche con le ...
di Matilde D'Ottavio, Assegnista di ricerca in Diritto del lavoro, Università Politecnica delle Marche
L'osservazione dell'incidenza delle malattie professionali legate all'industria siderurgica di Taranto impone di interrogarsi sul tipo di sviluppo sostenibile che vogliamo. In questa problematica, un contributo importante può essere svolto da un diritto del lavoro che volge lo sguardo alla tutela integrale della persona.
di Lorenzo Scarano, Assegnista di ricerca in Diritto del lavoro, Università Politecnica delle Marche