argomento: Giurisprudenza - CEDU
Qualora una infermiera che non voglia praticare l’aborto invochi il suo diritto all’obiezione di coscienza, nonostante abbia continuato la precedente attività professionale, in carenza di una disciplina normativa che tuteli il diritto all’obiezione di coscienza, non si può ravvisare la violazione della Convenzione.
» visualizza: il documento (Corte europea dei diritti dell’uomo, sezione terza, 12 marzo 2020, C. n. 43726 del 2017, Signora Grimmark c. Svezia)Articoli Correlati: aborto - obiezione di coscienza
La decisione è inevitabile, poiché il diritto all’obiezione di coscienza deve essere previsto per legge. Il tema è stato affrontato da molti contributi, pubblicati nella Rivista, nel fascicolo straordinario del 2019, il quinto dell’anno, relativo agli atti del Convegno di parma del 2019. Fra gli altri contributi, v. Antonio Ojeda – Avilès, The collective negotiation of reasonable accomodation of the religious acts in the company; Enrico Gragnoli, Divine protection and human law. Work, the social marginality of religion and protection of freedom; Luciano Genovesi, Religious creed and law: two worlds apart?; Stefania Scarponi, The “fair balance” of fundamental rights in the European Court of Justice decisions in the matter of religious freedom at work and the impact of the principle of “proportionality”; Antonello Olivieri, The legal system between divine law and labour law: the one who is overmuch righteous, for this reason becomes unrighteous.