argomento: Giurisprudenza - Corte di Cassazione
Il datore di lavoro può riconoscere la cosiddetta qualifica convenzionale, cioè una qualifica superiore a quella dovuta in relazione alle mansioni, quale trattamento di migliore favore.
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Il principio è noto; infatti, si è detto, “qualora il regolamento aziendale preveda, per una determinata posizione di lavoro, definita nel suo contenuto, una qualifica superiore a quella che conseguirebbe all'applicazione delle disposizioni dei contratti collettivi nazionale e aziendale sull'inquadramento del personale, l'assegnazione di un lavoratore a detta funzione, accettata, determina il diritto dell'interessato al riconoscimento della qualifica, quale qualifica convenzionale di migliore favore” (v. Cass. 6 novembre 2014, n. 23665).